il codice etico dello studio è l’espressione delle regole di condotta adottate nello svolgimento degli incarichi assunti.

la missione dello studio è lo svolgimento dell’attività professionale dell'architetto nel rispetto della conoscenza, della cultura, della deontologia professionale, e delle esigenze del committente, anche tramite l’utilizzo di tutti gli strumenti operativi, di formazione ed informazione che la tecnologia mette a disposizione.

collaboratori e dipendenti sono tenuti a fare proprie queste regole adottando azioni e comportamenti coerenti. Il presente codice etico è portato a conoscenza di dipendenti, collaboratori, fornitori e committenti, ed ognuno è tenuto all'osservanza e al rispetto dei principi enunciati.

1. integrità

l’integrità permette di stabilire un rapporto fiduciario tra titolare, collaboratori, dipendenti, professionisti terzi, fornitori e committenti, costituisce il fondamento dei rapporti interni ed esterni, e è alla base dell’affidabilità, della valutazione e del giudizio professionale.

il rispetto della deontologia professionale costituisce il fondamento del rapporto con il cliente.

il professionista, tanto nella vita professionale che nella vita privata, oltre al rispetto della normativa vigente, deve agire con integrità, onestà e correttezza che anche attraverso l’assenza di discriminazioni di religione, etnia, nazionalità, ideologia politica, sesso o classe sociale.

l’integrità si estrinseca anche evitando che il professionista sia associato ad affermazioni non veritiere, fuorvianti o comunque omissive.

2. obiettività

nel raccogliere i documenti, valutare ed elaborare le informazioni attinenti l’attività od il processo lavorativo, occorre manifestare il massimo livello di obiettività professionale. tutti i fatti vanno esaminati e rilevati senza indebite influenze nella formulazione delle proprie azioni e giudizi.

il professionista deve agire senza pregiudizi, conflitti di interesse o pressioni che possano influenzare il suo giudizio o la sua attività professionale, evitando qualsiasi relazione che possa comportare tali influenze.

nel concreto esercizio professionale, vi è obbligo di rendere i propri pareri senza farsi influenzare dalle aspettative del committente ed in piena obiettività, evidenziando, se del caso, le riserve necessarie sul valore delle ipotesi formulate e delle conclusioni raggiunte.

3. competenza, diligenza e qualità delle prestazioni

la cura dell'aggiornamento professionale è alla base della capacità.

la formazione continua è garanzia di competenza in favore della qualità della prestazione resa al committente che si declina nell’obbligo del professionista di fornire un livello prestazionale qualificato anche attraverso l’adeguata competenza dei collaboratori e una organizzazione materiale e personale dello Studio conforme alle prestazioni da eseguire.

la garanzia della adeguata competenza si determina anche attraverso la capacità di non accettare incarichi in materie nelle quali non si abbia specifica esperienza, e di comunicare al cliente l’eventuale collaborazione con altri professionisti per l’espletamento dell’incarico ricevuto.

4. riservatezza

esprime il rispetto del valore e della proprietà delle informazioni ricevute che non possono essere divulgate senza specifica autorizzazione, salvo che non lo impongano motivi di ordine legale o deontologico, nel qual caso si riferisce e relaziona immediatamente al titolare.

collaboratori e dipendenti dello studio sono impegnati alla tutela del know how amministrativo, tecnico, professionale e, più in generale, delle metodologie dell’attività e della operatività dello studio che costituiscono anche il bagaglio di formazione professionale che ciascuno acquisisce durante la sua attività lavorativa.

la riservatezza va oltre il segreto professionale e la tutela dei dati personali previsti dalla legislazione vigente e si qualifica come assoluto riserbo e riservatezza delle informazioni acquisite che non devono essere utilizzate per ottenere vantaggi personali per se stessi o in favore di terzi.

5. rapporti con la pubblica amministrazione

nei rapporti con la pubblica amministrazione è richiesto il rispetto del presente codice etico.

l’attenzione verso il committente è perseguita con competenza, professionalità, cortesia, trasparenza, correttezza e imparzialità.

i rapporti con la pubblica amministrazione sono improntati alla massima trasparenza e correttezza.

in particolare lo studio intrattiene le necessarie relazioni nel rispetto dei ruoli e delle funzioni attribuite in base alla legge, nonché in spirito di massima collaborazione con le amministrazioni dello stato.

le relazioni con funzionari delle istituzioni pubbliche sono limitati allo svolgimento degli incarichi assegnati e regolarmente autorizzate, nel rispetto della più rigorosa osservanza delle disposizioni di legge e regolamentari e non possono in alcun modo compromettere l’integrità e la reputazione dello studio.

a tal fine lo studio non offre, direttamente o attraverso intermediari, somme di denaro o altri mezzi di pagamento a pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, al fine di influenzare la loro attività nell’espletamento dei propri doveri.

tali prescrizioni non possono essere eluse ricorrendo a forme diverse di contribuzioni che, sotto veste di sponsorizzazioni, incarichi e consulenze, pubblicità ecc., abbiano le stesse finalità sopra vietate.

atti di cortesia, come omaggi e forme di ospitalità, verso rappresentanti della pubblica amministrazione o pubblici ufficiali, sono consentiti purché di modico valore e tali da poter essere considerati usuali in relazione alla ricorrenza che non comprometta l’integrità e la reputazione dello studio e non influenzi l’autonomia di giudizio del destinatario.

in ogni caso tali spese devono sempre essere autorizzate secondo quanto definito dalle procedure interne di riferimento e documentate in modo adeguato.

allo stesso modo i professionisti e collaboratori dello studio non possono ricevono omaggi o trattamenti di favore, se non nei limiti delle normali relazioni di cortesia e purché di modico valore.

6. conflitto d’interessi

quando gli interessi o le attività personali possono condizionare la capacità di operare o collaborare con lo studio si determina il conflitto di interesse. In questo caso occorre chiedere al titolare di autorizzare l’astensione o la sostituzione nell’azione.

7. tutela del lavoro

lo studio è impegnato ad assicurare la professionalità e la competenza di dipendenti e collaboratori in quanto rappresentano un valore per la sua credibilità e prestigio.

nei limiti delle competenze e responsabilità a ciascuno affidate, dipendenti e collaboratori devono fondare il loro comportamento sul reciproco rispetto e correttezza escludendo ogni forma di intimidazione o molestia, dovendo svolgere la propria attività con senso di trasparenza, responsabilità, diligenza e spirito collaborativo.

lo studio è impegnato ad assicurare a dipendenti e collaboratori ambienti e strumenti di lavoro ottimali.

ogni dipendente o collaboratore che nello svolgimento dei propri incarichi venga a conoscenza di comportamenti che possano costituire atteggiamenti di soggezione o coercizione per un’altra persona deve darne immediatamente notizia al titolare.

nello svolgimento delle attività, tutti sono tenuti al rispetto delle norme vigenti, del codice etico dello studio e del codice deontologico del proprio ordine professionale, assicurando la massima accuratezza, completezza e chiarezza nella produzione di documenti ed elaborati.

8. decoro e dignità professionale

il comportamento dei professionisti, dei dipendenti e dei collaboratori deve essere consono alla dignità, all’onore, al decoro ed all’immagine della professione, anche al di fuori dell’esercizio della stessa, e deve anche essere conforme al dovere di lealtà.

professionisti, dipendenti e collaboratori devono astenersi da qualsiasi azione che possa arrecare discredito al prestigio dello studio, della professione e dell’ordine professionale al quale appartiene, e ognuno deve comportarsi con cortesia e rispetto nei confronti dei soggetti con i quali entra in contatto nell’esercizio professionale.